Come stai messo ad autostima?

Come stai messo ad autostima?

Ecco una serie di esercizi e spunti per capire quale può essere il tuo livello di autostima.

Prima parte: attivazione

Prova a prendere un foglio e a disegnarti.

Solo dopo aver fatto questo disegno prova a disegnare il tuo “Te ideale”, cioè la versione di te stesso per come vorresti essere, l’immagine di te che sogni e desideri.

Ora metti da parte per un attimo i disegni, li riprenderai in seguito.

 

Il primo step per affrontare il tema della fiducia in se stessi è l’auto consapevolezza: è importante avere chiaro qual è il tuo livello di autostima attuale, se c’è un sé ideale che vuoi raggiungere e se ci sono degli aspetti che vorresti migliorare di te. Insomma, prima di partire occorre capire qual è la situazione di partenza.

Un po’ come un viaggiatore che prima di iniziare l’avventura successiva apre la valigia e osserva cosa ha dentro. E tu, se devi descrivere te stesso, cosa metti nella valigia? Prova a fare un elenco delle caratteristiche di te che ti piacciono (puoi inserire aspetti caratteriali, corporei, emotivi, capacità personali, ecc)

Allo stesso modo, riprendendo le due immagini che hai disegnato all’inizio, cosa pensi del tuo livello di autostima attuale? Come puoi definirlo se paragonato con il disegno “ideale”? Ci sono degli elementi in comune? Il tuo “te ideale” si può realizzare? Se sì, cosa stai facendo per realizzarlo? Quale aspetto di te, se acquisito, potrebbe farti provare un’emozione di gioia, fierezza e fiducia in te?


MA… COME SI SVILUPPA L’AUTOSTIMA?

Per capire come si forma l’autostima, occorre andare a vedere come si è formata in te. Molto spesso la propria autostima dipende dalle esperienze e relazioni passate. Anche per te è così? L’idea di te si è formata dal confronto con un Altro da te, in quando siamo esseri sociali, che vivono e crescono nelle e grazie alle relazioni. Pensa ad un bambino piccolo: se viene lodato, visto, accolto, toccato, lasciato libero di esprimere le sue emozioni sentirà di valere e facilmente acquisirà un’immagine di sé positiva.

E tu quali esperienze hai vissuto? Alcune relazioni possono aver influenzato l’immagine che hai di te stesso? Quali?

L’AUTOSTIMA HA A CHE FARE CON QUELLO CHE SAI FARE O CON QUELLO CHE SEI?

Quando il bambino cresce aumenta il confronto con gli altri. Questo rapporto con i pari è molto stimolante ed importante per il suo sviluppo.

Con l’inizio della scuola il bambino inizia a ricevere una serie di rinforzi sulle sue capacità. Quindi, in base al suo vissuto, può pensare che è bravo a compiere certe azioni ed è meno capace di svolgerne altre. Tu in cosa ti reputi bravo?

Un rischio in questa fase è quello di confondere il fare con l’essere. Saper fare più o meno bene una determinata azione non aumenta o diminuisce il tuo valore personale. Il tuo valore è imprescindibile dalle tue azioni e dalle tue conoscenze o competenze. Tu vali per quello che sei, così come sei.

Prova ad ascoltare questa canzone e a concentrarti sulle tue emozioni. 

In conclusione, spero che questi spunti possano esserti utili per capire meglio la fiducia in te stesso. Se ti sei reso conto di avere delle carenze nella tua autostima, beh intanto ora ne sei consapevole. Inizia a notare tutte le volte in cui si ripresenta questa scarsa autostima e prova a:

  • riconoscere i pensieri disfunzionali e trasformarli: “tu e l’altro avete lo stesso valore, siete sullo stesso piano”
  • considerare le emozioni negative e capire come mai per te è così importante quella risorsa, capacità o caratteristica che vorresti avere
  • quale comportamento diverso potresti iniziare a mettere in campo? Che conseguenze potrebbe portarti?
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